Europe (Italian)

Intervista con Felix Finkbeiner

Special Event: 2011 United Nations International Year of Forests

“Noi bambini possiamo fare la differenza”


Era il gennaio del 2007 quando Felix Finkbeiner, nato nel 1997 a Monaco, Germania, ha concluso la sua presentazione scolastica con la frase: “Piantiamo un milione di alberi in ogni paese del mondo!” E in quel preciso momento è nata l’iniziativa giovanile Plant-for-the-Planet. Da allora Felix ha tenuto centinaia di discorsi e presentazioni a livello nazionale e internazionale, motivando più di 3.000 giovani in 99 paesi a piantare alberi, a riflettere su questioni di giustizia climatica e ad agire in maniera responsabile. Gli obiettivi del movimento sono piantare un milione di alberi in ciascun paese del mondo e dare a un milione di ragazzi la facoltà di agire come Ambasciatori della Giustizia Climatica fino al 2020. Invitato lo scorso febbraio a New York per la cerimonia di apertura dell’Anno Internazionale delle Foreste 2011, Felix ha parlato della sua passione per il pianeta, dello slancio che questa ha creato tra i giovani a livello internazionale e delle sue speranze per il futuro

Come è nata la vostra organizzazione?


Il movimento giovanile Plant-for-the-Planet è iniziato nel 2007, quando, preparando una relazione scolastica, mi ispirai a Wangari Maathai, che in trent’anni aveva piantato 30 milioni di alberi in Africa. Dopo averla letta in classe, l’insegnante me la fece leggere davanti alle altre classi della scuola e il direttore suggerì di espandere l’iniziativa in altre scuole. E così Plant-for-the-Planet ebbe inizio, e il primo albero fu piantato a marzo 2007. Un anno dopo, arrivò la prima conferenza stampa, cui seguirono 500 servizi da parte dei media. Da allora sono stati piantati più di 4 milioni di alberi e contiamo più di 100.000 giovani membri, di cui oltre 3.000 con funzione di Ambasciatori della Giustizia Climatica in tutto il mondo.

Come hanno reagito all’idea i tuoi genitori? E che mi dici degli amici e della tua comunità?


Non potevamo immaginarci che Plant-for-the-Planet avrebbe avuto un successo così grande. Fin dall’inizio i miei genitori, gli amici e gli insegnanti mi hanno sostenuto in modo straordinario, e altrettanto è successo con l’iniziativa. Sono molto grato per l’aiuto, l’incoraggiamento e il sostegno che mi hanno dato.

Qual è la parte del tuo lavoro che ti dà maggiori soddisfazioni?


La reazione universale tra i giovani a sostegno della causa e la loro attivazione per me sono molto gratificanti. Hanno aderito in più di 100.000 giovani da tutto il mondo e ogni giorno se ne uniscono altri. A prescindere dal paese in cui vado a parlare, che sia Cina, Giappone, Corea del Sud, Stati Uniti, Messico o Europa, la reazione dei giovani è sempre la stessa: sì, partecipiamo, sì, prendiamo in mano il nostro futuro, e sì, piantiamo gli alberi! È meraviglioso vedere che i ragazzi che sono entrati a far parte dell’iniziativa hanno la fiducia necessaria per tenere da soli un discorso e organizzare delle squadre per piantare gli alberi nel proprio paese.

Secondo te, dove avete un impatto maggiore?


Quando noi ragazzi ci mettiamo insieme, possiamo davvero fare la differenza. Una zanzara non può fare niente contro un rinoceronte, ma mille zanzare possono indurlo a invertire la rotta. Quando i ragazzi si uniscono e piantano alberi in tutto il mondo, in quel momento agiscono da cittadini globali per cambiarlo.

Quale consiglio ambientale potrebbe essere il migliore da dare?


Il capo di una tribù nativa del Nord America una volta mi ha detto che il consiglio degli anziani rivede ogni decisione presa valutando se farà bene alle sette generazioni successive. Questo è quello che dovremmo chiederci su svariate questioni – il consumo energetico, i prodotti che usiamo o dove andiamo in vacanza. Non dovremmo prendere decisioni che riguardano le generazioni future senza ponderare le conseguenze che queste avranno su di loro.

Come descriveresti la collaborazione con FedEx?


Per gran parte degli adulti, il futuro sembra essere un lasso di tempo da qui a 20, 30 o magari 40 anni. Ma noi bambini, nel 2100 saremo ancora vivi e le sfide che la mia generazione si troverà ad affrontare sono reali. È dunque il momento giusto per lavorare insieme, per concedere il nostro tempo, l’energia e il nostro impegno al pianeta. Sono davvero felice che dei partner seri come FedEx ci sostengano nel raggiungimento dei nostri obiettivi e nella condivisione del nostro importante messaggio.

Ad esempio, in Germania, FedEx Express sostiene il progetto Plant-for-the-Planet “100,000 alberi per il circondario di Rhein-Sieg”. L’obiettivo è di piantare 100.000 alberi nel prossimo triennio sensibilizzando gli studenti locali. FedEx ha donato 40.000 dollari a Plant-for-the-Planet e sostiene ulteriormente l’iniziativa tramite la pianificazione di eventi